Uscita didattica a Chiareggio
Sabato 25 giugno, come da programma in calendario, ci siamo recati in alta Valmalenco, a circa 1650 metri di altitudine, per la prima uscita didattica estiva del 2022, con l’obbiettivo primario di poter ritrovare un ambito ascomicete primaverile: la Morchella elata .
Ci siamo ritrovati a Chiesa in Valmalenco in una ventina di volenterosi partecipanti per poi spostarci a Chiareggio, punto di partenza per la nostra esplorazione. Una parte del gruppo si è fermata lungo la strada, in una pineta in pendenza, mentre altri si sono recati appena sopra l’abitato di Chiareggio, dove è presente un bosco pianeggiante, situato praticamente nell’alveo del torrente scavato in migliaia di anni, con prevalenza di abeti rossi (Picea abies) ma anche con alcuni larici (Larix decidua) e piccoli arbusti di varie specie di salice e sambuco rosso. La vegetazione non è molto fitta e lascia spazio alla crescita di piantine di mirtillo nero e rosso, tra cui crescono anche meravigliose specie di fiori e moltissimo muschio. Non è raro imbattersi in una radura dove arriva il sole e cresce l’erba che mantiene una certa umidità.
Fin da subito ci siamo accorti della presenza di svariati funghi già nell’erba lungo il sentiero. Uno dei primi ritrovamenti è stata una Russula cavipes un fungo dal gambo cavernoso che si è rivelato abbastanza frequente durante la giornata.
Uno dei successivi ritrovamenti è stato un Suillus viscidus dal colore grigio pallido e dal cappello molto vischioso, caratteristico non solo della specie ma di tutto il genere Suillus. Il ritrovamento ci ha anche fatto accorgere di essere nelle vicinanze di un larice: c’è infatti simbiosi tra le due specie.
Durante la mattinata non sono mancate altre specie di funghi come Amanita battarrae, di cui avevamo parlato nella precedente serata sul genere Amanita, e numerosi Marasmius, funghi saprofiti che colonizzano e decompongono gli aghi di abete.
Su alcuni ceppi marcescenti di abete sono stati ritrovati alcuni esemplari di Lentinus lepideus, in cui si notano in modo evidente delle squame brunastre sul cappello.
Nonostante tutti i nostri occhi avessero come obiettivo comune di scovare l’ambìto fungo stagionale, non abbiamo avuto la fortuna di trovare nemmeno un esemplare della specie target: la Morchella elata (ex Morchella conica). Questo ascomicete primaverile probabilmente non era più presente a causa delle temperature già estive di quest’anno e della stagione avanzata.
Abbiamo però potuto goderci le splendide fioriture di alcune specie erbacee di alta montagna come il Sempervivum, due specie di Epilobium, Geranium, orchidee e tanto altro ancora.
Ci siamo anche imbattuti in un tronco di abete completamente scavato, segno della presenza di un picchio nero che vive nelle vicinanze.
Alla fine, tra tutti i partecipanti, sono state ritrovate
Rientrati dall’escursione, ci è giunta voce che l’altro gruppo aveva avuto la fortuna di trovare già alcuni esemplari di Boletus edulis, ed anche dei bellissimi e tipici Leccinum versipelle, caratteristici simbionti di betulla. E poi come consuetudine la bella giornata è finita attorno ad una bella tavolata, dove ci hanno servito il tipico piatto valtellinese: i pizzoccheri.
Magni Samuele
Elenco funghi trovati a Chiareggio
- Lactarius deterrimus
- Lactarius porninsis
- Russula adusta
- Russula chloroides
- Russula integra
- Russula cavipes
- Russula consobrina
- Amanita vaginata
- Amanita battarrae
- Amanita submembranacea
- Boletus edulis
- Leccinum versipelle
- Boletus erythropus
- Lentinus lepideus
- Cortinarius sp.
- Tricholomopsis rutilans
- Collybia alpina
- Collybia dryophila var. funicularis
- Agrocybe praecox
- Mycena pura
- Panaeolus sphinctrinus
- Marasmius perforans
- Inocybe calamistrata
- Laccaria laccata